La pubblicità è l’anima de … li mortacci loro

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Come disse Carmelo Bene: “Non ci sono consumatori, ma consumati“. Infatti l’umanità intera si è “consumata” andando dietro alle follie di consumismo globale divenuto ormai una vera e propria persecuzione psicologica, ma anche fisica, senza soluzioni di continuità. E in tutto questo la pubblicità, una volta considerata “l’anima del commercio“, è divenuta oggi l’oppressione quotidiana più grande per le masse popolari.

Sorgono ovunque centri commerciali sempre più dispersivi e smisurati, spesso attaccati l’uno all’altro pur operando per marchi diversi; la concorrenza fra loro non sta più nella riduzione dei prezzi, che avrebbe comunque un effetto positivo sui consumatori, piuttosto propone presenze sugli scaffali sempre più massicce di prodotti industriali analoghi ma di decine di marche diverse. Così la gente non sa più cosa comprare e si fida magari della pubblicità che la bersaglia in tutti i modi possibili e immaginabili:

  • tempeste di volantini che a decine vengono ficcati a forza in ogni cassetta postale perché i signori distributori (poveri “lavoratori” reclutati forse dalla malavita organizzata che li paga una miseria a volantino) non vedono l’ora di liberarsi del carico cartaceo quotidianamente assegnato dai “caporali” del settore;
  • milioni di telefonate pre-registrate che piovono a tutte le ore del giorno sui cellulari della gente inviate da misteriose e irrintracciabili sim che risulta inutile bloccare perché i mittenti ne posseggono a migliaia con la connivenza delle compagnie telefoniche e dello Stato che non impedisce questo incivile e selvaggio traffico;
  • annunci pubblitari inseriti a decine all’interno degli articoli giornalistici dei quotidiani online divenuti per questo pressoché illegibili;
  • logoranti interruzioni pubblicitarie durante la proiezione nelle tv (pubbliche e private) di film o programmi tv che rendono intollerabile la visione ai telespettatori più anziani (la maggioranza assoluta in quanto i giovani ormai non seguono più le televisioni);
  • il 90% delle email giornaliere che giungono sui pc e sui cellulari risultano costantemente di natura pubblicitaria;
  • i cookie profilanti che, se non rifiutati esplicitamente quando si visitano i siti internet, tempestano per mesi i navigatori disattenti con la promozione di “nuovi” prodotti simili a quelli visionati in rete.

Insomma la pubblicità è diventata un INCUBO per tutti i consumatori e le intere masse popolari, un’incessante manipolazione mentale imposta dai media, dai social, dalle strutture pubbliche e private, dalle aziende del mercato libero, dalle multinazionali, dalle compagnie telefoniche, dai siti internet … NON SE NE PUO’ PIU’. Era l’anima del commercio, ma farne un tale abuso spingerà inevitabilmente i consumatori a rifiutare prima o poi i “consigli per gli acquisti” imprecando contro “l’anima de li mortacci” di coloro che li propongono con tale violenza.

Sergio Figuccia

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Website: http://sergio.figuccia.com

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