• Quando la pubblicità non ci rovinava la vita

      Ebbene sì, sono un nostalgico. Ho nostalgia del tempo in cui i “consigli per gli acquisti“, come il compianto Maurizio Costanzo chiamava la pubblicità in tv, era esclusivamente concentrata in uno spazio televisivo di appena 10 minuti. Era il 1957 e nasceva “Carosello“, un brevissimo (ed era questo il vero colpo di genio) programma nazionale sull’unico canale televisivo di allora…

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  • La siccità sta nelle teste dei potenti del mondo

    Avete mai pensato che certi problemi mondiali possono essere facilmente risolvibili proprio da coloro che li hanno generati? Guerre, carestie, povertà non ci cadono di sopra come cataclismi naturali, sono piuttosto frutto della perversità umana. Recentemente i giornalisti di mezzo mondo si sperticano in sproloqui magniloquenti per segnalare la grande piaga dell’arsura delle terre africane…

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  • Quando le fake hanno un significato reale

      Solo noi italiani siamo stati capaci di subire passivamente nel 2011 le “dittatoriali frustate” di un tizio qualunque imposto al governo da un ribaltone di potere molto simile a un colpo di stato. Da oltre 10 anni la nostra pensione è stata portata a 67 anni con la scriteriata prospettiva di arrivare a 70. I francesi sono rimasti da allora ancorati…

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  • Gli incassi del sistema di potere occulto

      Io mi sono fatto un’idea su quello che potrebbe stare dietro l’assegnazione dell’incarico di AD (o CEO come è in uso dire da qualche anno) ai vari personaggi “in giro per l’Italia” che riescono a impossessarsi del “magico scettro“: il “sistema” di potere occulto che gestisce “la materia”, impone un determinato nominativo a una determinata…

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  • L’orrore che visse due volte

    Nel 1998 l’orrore si presentò due volte al cinema; la prima volta con la realizzazione del film “Totò che visse due volte“, la seconda con la censura della Commissione di revisione cinematografica che giudicò l’opera “degradante per la dignità del popolo siciliano, del mondo italiano e dell’umanità, offensivo del buon costume, con esplicito disprezzo verso il sentimento religioso e contenente scene blasfeme e sacrileghe,…

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  • La pubblicità è l’anima de … li mortacci loro

      Come disse Carmelo Bene: “Non ci sono consumatori, ma consumati“. Infatti l’umanità intera si è “consumata” andando dietro alle follie di consumismo globale divenuto ormai una vera e propria persecuzione psicologica, ma anche fisica, senza soluzioni di continuità. E in tutto questo la pubblicità, una volta considerata “l’anima del commercio“, è divenuta oggi l’oppressione quotidiana più grande per…

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  • Sfide, sfidazze e inutili battaglie

      E si continua ininterrottamente a parlare di SFIDE, non c’è discorso in cui Mattarella non citi i concetti di “sfide globali“, “sfide future“, “sfide per la crescita“… tutta roba legata ai mercati, non di certo alla vivibilità interna di una Nazione.  E non è solo Mattarella che insiste a cavalcare quest’onda anomala di assurda competitività totale; praticamente tutti i politici italiani, da…

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  • Poveri artisti e poveri creativi

      Una volta, ma tanto … tanto tempo fa, un artista, un autore, uno scrittore (parlo al maschile solo per generalizzare, ma ovviamente il concetto vale anche al femminile), veniva trattato quasi sempre con un certo riguardo, magari solo per la non comune capacità creativa che allora non era di certo molto diffusa nella popolazione….

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  • Le speranze dei megalomani

      Si legge in giro per i social una frase estrapolata dal romanzo “Il bar delle grandi speranze“, opera prima del giornalista statunitense J.R.Moehringer. Nel contesto del libro, peraltro diventato nel 2021 anche un film (The Tender Bar) ben diretto da George Clooney, questa frase ha una sua ragione per esistere, i giapponesi citerebbero al riguardo la parola ikigai,…

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