Gli incassi del sistema di potere occulto

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Io mi sono fatto un’idea su quello che potrebbe stare dietro l’assegnazione dell’incarico di AD (o CEO come è in uso dire da qualche anno) ai vari personaggi “in giro per l’Italia” che riescono a impossessarsi del “magico scettro“: il “sistema” di potere occulto che gestisce “la materia”, impone un determinato nominativo a una determinata azienda sia essa pubblica sia privata, il contratto relativo prevede stipendio da “padre eterno” e TFR plurimilionario anche se incassabile a breve termine (in genere solo dopo qualche anno di “impegno” presso la relativa azienda presa in considerazione).

Ovviamente, se è vera questa ipotesi comunque più che plausibile in base a quello che accade di continuo nel nostro disgraziatissimo Paese, il “sistema” deve ricevere un premio per tale scelta, così una buona percentuale di ciò che incassa l’AD (stipendi e soprattutto tfr) va al “sistema” quasi fosse un “guadagno su un investimento finanziario” o un “pizzo istituzionale” (scegliete voi come chiamarlo). Quindi gli eventuali aumenti di stipendio in corso d’opera che i ceo si autoconcedono non sarebbero da considerare come introiti esclusivi dell’AD, piuttosto come distribuzione di “dividendi” all’interno “dell’organizzazione“.

Chiamatela pure “teoria complottista” o fantascienza “politico-massonica” ma le probabilità che quest’idea sia corretta sono molto alte e, d’altra parte, in “democrazia” (così come la chiamano demagogicamente proprio i componenti del “sistema di potere” che la gestisce) io “dovrei” avere il diritto di esternarla liberamente … comunque è una mia personalissima interpretazione che spiegherebbe tante cose, come l’assegnazione al ruolo di AD (CEO) o di Presidente di un celebre tizio in diverse aziende (Unicredit, MPS, Equita SIM, Leonardo …) senza interruzioni di sorta, incassando tfr plurimilionari (solo 40,4 milioni di euro per 12 anni in Unicredit), diverse onorificenze e pure una condanna a sei anni di reclusione in una inchiesta giudiziaria.

Direi pirandellianamente che “così è se mi pare” … ma voi pensatela pure come volete.

Sergio Figuccia

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