— 12 Maggio 2023Commenti disabilitati su Quando la pubblicità non ci rovinava la vita5
Ebbene sì, sono un nostalgico. Ho nostalgia del tempo in cui i “consigli per gli acquisti“, come il compianto Maurizio Costanzo chiamava la pubblicità in tv, era esclusivamente concentrata in uno spazio televisivo di appena 10 minuti.
Era il 1957 e nasceva “Carosello“, un brevissimo (ed era questo il vero colpo di genio) programma nazionale sull’unico canale televisivo di allora della durata complessiva di 10 minuti; appena quattro spot pubblicitari che costava agli inserzionisti un milione e cinquecentomila lire per ogni réclame, come si usava chiamare in quel tempo un passaggio pubblicitario sul piccolo schermo. Cliccando qui potrete accedere alla pagina web della RAI che ne ricorda la nascita. Carosello divenne ben presto un momento di grande aggregazione per tutti gli italiani fino al coinvolgimento di ben 19 milioni di telespettatori su meno di 50 milioni di abitanti totali nel nostro Paese (dato Istat).
Oggi tutto è cambiato, paradossalmente si potrebbe dire che i tempi televisivi dedicati ai veri programmi e alla pubblicità si siano praticamente invertiti, soprattutto su certe reti private che arrivano a coprire i propri palinsesti con il 90% di pubblicità e un misero 10% di inutilità ivi comprese le proiezioni di film datati e trasmessi centinaia di volte in tv.
Ma oggi la cancerogena invasività della réclame si riscontra dovunque. Ogni nostro respiro, ogni nostra vitale attività viene scandita dalla MALEDETTA pubblicità:
ti alzi dal letto accendi la radio … e ti tempestano con gli slogan fra un giornale radio e l’altro;
vai a lavorare e trovi la cassetta della posta sommersa da inutili volantini dei centri commerciali;
provi a leggere sul cellulare o sul tablet un giornale on line e ti risulta impossibile perché i testi degli articoli sono frammentati da decine di spot pubblicitari che ti fanno passare la voglia di informarti su internet;
tenti di sentire le notizie in tv e ti massacrano le meningi con le telepromozioni all’interno dei telegiornali (almeno nelle tv private, la RAI lo fa prima e dopo i TG ma con tempi molto più lunghi);
vorresti vedere la tua partita di calcio, sempre che i diritti televisivi del cazzo te lo consentano, e ti ritrovi immerso nella melma dei superspot, della pubblicità flash, dei minibreak, anche se paghi l’abbonamento per vedere quelle pallonate in tv;
finisci di pranzare e vorresti fare un pisolino e t’arrivano le DANNATE telefonate con la pubblicità registrata sia sulla linea fissa sia al cellulare, nonostante ti sei iscritto dieci volte al registro delle pubbliche opposizioni (strumento di PUBBLICA INUTILITA’) per sfuggire al telemarketing;
scarichi un’applicazione sul cellulare e scopri che, essendo gratuita, prevede l’assorbimento da parte dell’utente di decine di passaggi pubblcitari che spesso inficiano il funzionamento dalla stessa app;
vorresti vedere un film a casa tua senza telepromozioni e certe piattaforme web ti propongono la cancellazione delle pubblicità ma solo pagando a parte per questo splendido servizio;
vai al cinema nelle ore serali, e prima, durante e dopo la proiezione devi sorbirti per forza di cose gli spot promozionali dei locali di ristorazione che a quell’ora di cena ti fanno venire voglia di addentare perfino la poltroncina sulla quale sei seduto;
ecc. ecc. ecc.
E poi ti rendi pure conto di quanto inutili, se non perfino dannose, risultino le tue reazioni a questo assalto della pubblicità nel tuo spazio vitale:
i volantini che trovi nella cassetta della posta, una volta buttati nel cassonetto dell’immondizia, spinti dal vento, ti ritornano indietro o ricoprono la strada dinanzi casa tua;
quando arrivano gli spot pubblicitari in tv cambi canale televisivo col telecomando (come consigliano i soliti cretini sui social quando ti permetti di criticare la tv spazzatura) e incorri nelle pubblicità delle altre reti;
se durante la lettura di un articolo sul cellulare, per cancellare una finestra con la videopromozione, sbagli il millimetro quadrato dove appoggiare il dito sul touchscreen, ti ritrovi iscritto in una chat pornografica o in un sito di investimenti in criptovalute;
se pensi di evitare il telemarketing non rispondendo alle chiamate di utenti sconosciuti sulla tua rubrica o azzerando la suoneria, ti ritrovi ad aver mandato a quel paese proprio la chiamata che aspettavi da anni per lo sgravio della sanzione all’Agenzia delle Entrate o quella dei Vigili del Fuoco che volevano avvertirti del piccolo incendio scoppiato a casa tua mentre sei ancora in ufficio. A quel punto riattivi la suoneria e subito ti arriva la telefonata del call center che si spaccia per operatore dell’Enel e ti propone un cambio di fornitura energetica.
Insomma DI PUBBLICITA’ NON SE NE PUO’ PIU’, ormai ci ha rovinato la vita.
Poi sorge spontanea anche la domanda: Ma che senso ha investire tanti soldi in promozioni tanto detestate e sconfessate?Tutta la gente ormai si è assuefatta a questa persecuzione e non ha più alcuna capacità ricettiva della validità del prodotto, anche se assiste alla promozione, ascolta l’audio, guarda il video, legge il volantino, senza però recepire alcunché … quando riusciranno a capire questo le grandi menti che dirigono le aziende, ivi comprese quelle che generano la pubblicità?
Almeno per la questione “Libano” attualmente vige una tregua, almeno sulla carta. In realtà le violazioni sono costanti, sia da parte di hezbollah sia di israele, in un continuo susseguirsi di inutili provocazioni missilistiche e rappresaglie sproporzionate e sanguinarie. E la gente continua a morire, la gente civile ovviamente, donne e bambini soprattutto; perché a pochi droni o razzi che…
Ho letto un articolo pseudo-giornalistico che riporto parzialmente: “Disponibile la QS World University Rankings 2024, una delle più importanti classifiche a livello mondiale delle migliori università d’Italia e del mondo. La classifica cita 1.559 istituzioni accademiche dislocate in tutto il Mondo, 60 in più rispetto allo scorso anno, con 42 atenei italiani che sono riusciti…
Fra le tante osservazioni di Alessandro Di Battista nel video che allego di seguito (peraltro tutte validissime) vorrei evidenziare un concetto che ritengo fondamentale in questo scenario di folle globalizzazione. L’economia di molti paesi del pianeta, soprattutto quelli di maggiori capacità economiche, a seguito delle schizofreniche politiche sul libero mercato, hanno praticamente PERSO…
L’avevo scritto sul blog “Striscia la Protesta” in un articolo del marzo di quest’anno in base a una mia sensazione sull’argomento “intelligenza artificiale” (cliccare qui per leggere l’articolo sul blog), ma in seguito ho scoperto che lo stesso concetto era stato espresso, esattamente un anno prima, dal filosofo e scienziato statunitense Avram Noam Chomsky addirittura sul…
Il “mito della caverna” di Platone è una meravigliosa metafora che, oltre a essere considerata come testo fondamentale per la storia del pensiero e della cultura occidentale, costituisce anche un’ottima chiave di lettura del rapporto fra media e massa popolare dell’età contemporanea. Ecco una sommaria descrizione della teoria platoniana: In una caverna…
In questa immagine, colta dal web, il fotografo ha rilevato uno strano effetto ottico: a una prima occhiata sembra di vedere un uomo che in ginocchio prega leggendo un libro sacro; tuttavia ingrandendo la foto si nota chiaramente che si tratta solo di pietre in qualche modo allineate su un ruscello. Guardando l’immagine ho “immaginato”…
In un video postato su Facebook si evidenzia come le cosiddette “canzoni” di certi rapper nostrani tanto di moda fra i giovani e giovanissimi (de gustibus non disputandum est) non fanno altro che influenzare negativamente le nuove generazioni per i nefandi sentimenti che esse esprimono (rabbia, odio, stupida competitività, esaltazione della ricchezza facile, malavita, lusso sfrenato, violenza…
Il bagnino Saverio Amato, il 3 settembre u.s., ha salvato a Venezia una turista che era stata colta da un malore in acqua. Ma non ha fatto i conti con l’immane italica idiozia, gli è stato infatti notificato un verbale che prevede una sanzione da 1032 euro per non aver comunicato IMMEDIATAMENTE all’ufficio marittimo il suo intervento, magari mentre stava…
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Tutto ciò che avviene nel mondo, dalle catastrofi alle guerre, dalle pandemie ai cambiamenti climatici viene trasformato dal maledetto sistema di potere globale in colossali business per le multinazionali e i liberi mercanti dall’intrallazzo facile. Già l’era geologica che stiamo vivendo è stata chiamata antropocene a causa delle mastodontiche attività umane che stanno incidendo…
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