— 16 Dicembre 2023Commenti disabilitati su Ma posso farvi gli auguri o è meglio di no?3
Da oltre dieci anni, nel mese di dicembre, ho sempre avuto il piacere di pubblicare un articolo specifico per inviare i miei Auguri di Natale e di Buone Feste agli amici del web, ma purtroppo col passar del tempo il mondo di internet, e dei social in particolare, ha subito un inarrestabile deterioramento fino al punto da farmi dubitare perfino dell’opportunità di farlo anche quest’anno per non incorrere nel dileggio, oggi tanto di moda, di certa pattume di rete che si “diverte” a canzonare chi, magari anche solo per tradizione o per sincero affetto, si permette di porgere auspici favorevoli ai propri amici e parenti.
Qualsiasi sia la forma adottata: dal tradizionale “auguri a te e alla tua famiglia” al sintetico “buone feste“, i cosiddetti “leoni da tastiera” (epiteto eufemistico che sarebbe meglio sostituire col più adeguato appellativo “coglioni da tastiera“) si scatenano in coloriti e sguaiati commenti mirati a denigrare gli autori di questi post, una volta tanto apprezzati e condivisi. Così ogni augurio sul web dà il via a una sequela infinita di: “ecco cominciamo con le solite stronzate festive“, “che te possino a te e famiglia“, “che il Signore ci liberi presto dagli auguri“, “auguri a te e a chi non te lo dice pure“, “ora basta con ‘sti auguri del cazzo!“, “ogni anno mi tocca rispondere a tempesta: anche a te e famiglia” …. e così a seguire senza soluzioni di continuità.
I social, o meglio certi utenti dei social che si inventano le cacchiate più aberranti per “farsi notare in rete“, stanno devastando i rapporti umani con le loro assurdità che purtroppo risultano in rete tanto paradossali quanto terribilmente contagiose. Le mode del “contraddittorio forzato“, soprattutto quelle più deliranti e insensate, stravolgono sulle reti sociali i rapporti affettivi o amichevoli deformandone i contenuti e le relazioni fino a distruggerne il reale significato coinvolgendo, in questa demente frenesia, migliaia di altri utenti “fragili” e più facilmente manipolabili.
I “coglioni da tastiera” però non hanno intelligenza bastevole a comprendere che questo loro delirante furore nei social serve a ben poco per la VISIBILITA‘ che tanto agognano, perché ormai i “numeri” necessari a garantire celebrità sul web hanno superato i nove zeri e i loro MEZZUCCI riescono solo a ridicolizzare queste iniziative nonostante l’innocente coinvolgimento di migliaia di altri utenti influenzabili e poco riflessivi. Si convincano quindi, una buona volta, che l’aggressività sconsiderata e irrazionale in rete non paga e non ripaga tanti “sforzi intellettivi“.
Alla faccia dunque di tutti coloro che mi vorranno marchiare col timbro della retorica e della ridondanza, perché non me ne frega proprio niente dei loro giudizi beoti e dei loro stupidi commenti, insisto come ogni anno a PORGERVI I MIEI PIU’ SINCERI AUGURI DI BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO, perché le festività di fine anno servono anche a questo: condividere col nostro prossimo un momento di serenità e di auspicio di gioia al di là di qualsiasi sciocco e banale bullismo on line.
La generazione Z è la generazione dei ragazzi nati nel periodo compreso fra la metà degli anni ’90 del secolo scorso e il 2010. Sono giovani che, nella maggior parte dei casi, hanno trovato nelle nuove tecnologie e nella gestione di internet e dei social un loro specifico ruolo e, in tanti casi, perfino un lavoro. Tutto bene dunque, ma a me…
Li abbiamo visti nella saga cinematografica del “Signore degli anelli” tratta dai celebri romanzi di Tolkien. I “troll” sono personaggi immaginari, presenti nelle leggende scandinave, che abitano nei luoghi solitari (montagne, boschi ecc.) ma che, all’occasione, fanno di tutto per rompere le scatole ai visitatori del loro territorio, un po’ come gli “orchi” nelle tradizioni popolari europee. In…
Avrete sicuramente letto che un tizio, tale matteo di pietro, ha ucciso un bambino di 5 anni per una sua “bravata” stradale da postare sui social per i suoi inqualificabili follower appassionati dalle sue ridicole prodezze. Questo tizio viene chiamato dai media “youtuber“, quasi fosse una professione; d’altra parte la scriteriata stampa da tempo tende…
La tecnologia del terzo millennio attrae e affascina smodatamente sia la generazione dei padri cinquantenni/sessantenni, sia quella dei loro figli e dei loro nipoti; genericamente in maggior modo quella che viene chiamata “generazione Z” (le persone nate tra la fine degli anni ’90 del secolo scorso e gli anni del primo decennio di questo…
Un tempo c’erano le enciclopedie e gli agenti culturali che te le vendevano direttamente a domicilio. Chi di voi non ha conservato a casa trenta o quaranta volumi, da tre chili l’uno, della Treccani, dell’Utet o della De Agostini? Negli anni ’60/’70, quando i settantenni di oggi erano ancora giovani studenti che dovevano alimentarsi di conoscenza per poter crescere…
Una volta la popolarità nasceva dal talento, quello vero, certamente non quello artificiale costruito con meschine tattiche psicologiche, contraffazioni comunicative e sfruttamento dell’ingenuità popolare, oggi tanto in uso nei settori dello spettacolo, dell’informazione e della musica. Una volta c’erano i Beatles e i Rolling Stones … poi quasi nient’altro; solo pochissimi altri gruppi e qualche cantante potevano vantare una fama internazionale di grande portata. Ma erano gli…
L’epoca geologica che stiamo vivendo dovrebbe essere chiamata in futuro EBETOCENE, sempre che l’umanità ne possa uscire agguantando almeno un futuro qualunque esso sia. Siamo infatti immersi totalmente in un contesto ambientale e sociale dominato totalmente dall’idiozia più estrema che ci spinge a fare cose insensate, quasi sempre inutili e fini a sé stesse, ma…
Solo noi italiani siamo stati capaci di subire passivamente nel 2011 le “dittatoriali frustate” di un tizio qualunque imposto al governo da un ribaltone di potere molto simile a un colpo di stato. Da oltre 10 anni la nostra pensione è stata portata a 67 anni con la scriteriata prospettiva di arrivare a 70. I francesi sono rimasti da allora ancorati…
Come disse Carmelo Bene: “Non ci sono consumatori, ma consumati“. Infatti l’umanità intera si è “consumata” andando dietro alle follie di consumismo globale divenuto ormai una vera e propria persecuzione psicologica, ma anche fisica, senza soluzioni di continuità. E in tutto questo la pubblicità, una volta considerata “l’anima del commercio“, è divenuta oggi l’oppressione quotidiana più grande per…
Una volta, ma tanto … tanto tempo fa, un artista, un autore, uno scrittore (parlo al maschile solo per generalizzare, ma ovviamente il concetto vale anche al femminile), veniva trattato quasi sempre con un certo riguardo, magari solo per la non comune capacità creativa che allora non era di certo molto diffusa nella popolazione….
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Ma posso farvi gli auguri o è meglio di no?
— 16 Dicembre 2023 Commenti disabilitati su Ma posso farvi gli auguri o è meglio di no? 3Da oltre dieci anni, nel mese di dicembre, ho sempre avuto il piacere di pubblicare un articolo specifico per inviare i miei Auguri di Natale e di Buone Feste agli amici del web, ma purtroppo col passar del tempo il mondo di internet, e dei social in particolare, ha subito un inarrestabile deterioramento fino al punto da farmi dubitare perfino dell’opportunità di farlo anche quest’anno per non incorrere nel dileggio, oggi tanto di moda, di certa pattume di rete che si “diverte” a canzonare chi, magari anche solo per tradizione o per sincero affetto, si permette di porgere auspici favorevoli ai propri amici e parenti.
Qualsiasi sia la forma adottata: dal tradizionale “auguri a te e alla tua famiglia” al sintetico “buone feste“, i cosiddetti “leoni da tastiera” (epiteto eufemistico che sarebbe meglio sostituire col più adeguato appellativo “coglioni da tastiera“) si scatenano in coloriti e sguaiati commenti mirati a denigrare gli autori di questi post, una volta tanto apprezzati e condivisi. Così ogni augurio sul web dà il via a una sequela infinita di: “ecco cominciamo con le solite stronzate festive“, “che te possino a te e famiglia“, “che il Signore ci liberi presto dagli auguri“, “auguri a te e a chi non te lo dice pure“, “ora basta con ‘sti auguri del cazzo!“, “ogni anno mi tocca rispondere a tempesta: anche a te e famiglia” …. e così a seguire senza soluzioni di continuità.
I social, o meglio certi utenti dei social che si inventano le cacchiate più aberranti per “farsi notare in rete“, stanno devastando i rapporti umani con le loro assurdità che purtroppo risultano in rete tanto paradossali quanto terribilmente contagiose. Le mode del “contraddittorio forzato“, soprattutto quelle più deliranti e insensate, stravolgono sulle reti sociali i rapporti affettivi o amichevoli deformandone i contenuti e le relazioni fino a distruggerne il reale significato coinvolgendo, in questa demente frenesia, migliaia di altri utenti “fragili” e più facilmente manipolabili.
I “coglioni da tastiera” però non hanno intelligenza bastevole a comprendere che questo loro delirante furore nei social serve a ben poco per la VISIBILITA‘ che tanto agognano, perché ormai i “numeri” necessari a garantire celebrità sul web hanno superato i nove zeri e i loro MEZZUCCI riescono solo a ridicolizzare queste iniziative nonostante l’innocente coinvolgimento di migliaia di altri utenti influenzabili e poco riflessivi. Si convincano quindi, una buona volta, che l’aggressività sconsiderata e irrazionale in rete non paga e non ripaga tanti “sforzi intellettivi“.
Alla faccia dunque di tutti coloro che mi vorranno marchiare col timbro della retorica e della ridondanza, perché non me ne frega proprio niente dei loro giudizi beoti e dei loro stupidi commenti, insisto come ogni anno a PORGERVI I MIEI PIU’ SINCERI AUGURI DI BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO, perché le festività di fine anno servono anche a questo: condividere col nostro prossimo un momento di serenità e di auspicio di gioia al di là di qualsiasi sciocco e banale bullismo on line.