Mattarellate

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Certe volte ascoltando il nostro Mattarella siamo sopraffatti da dubbi e da una profonda confusione mentale. Lui stesso, durante la XVIII conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori d’Italia nel mondo, ha dichiarato testualmente: “La situazione internazionale imprevedibile e, per qualche aspetto, sorprendente, provoca disorientamento”. È vero, tant’è che il primo disorientato sembra proprio lui.

Con una delle sue frasi successive il nostro Presidente dichiara : “Nel contesto attuale è possibile essere protagonisti puntando su due ambiti, quello multilaterale e quello degli organismi sovranazionali come l’Unione Europea che possono consentire di raggiungere la massa critica necessaria a evitare di ricadere in ambizioni velleitarie“. Detto così potrebbe apparire magari anche un concetto innocuo, ma traducendo dal politichese (roba che non tutti sono in grado di fare, anche perché il nostro Presidente non indica mai i soggetti delle sue dichiarazioni ma li sottintende) viene fuori un pensiero inquietante che, espresso dal Presidente di una Nazione che per la sua stessa Costituzione è pacifica e democratica , dovrebbe far sobbalzare sulla sedia chi lo sta ad ascoltare. Più semplicemente la frase vuole dire: Nel contesto attuale noi tutti dobbiamo permettere all’unione europea di riarmarsi per diventare più forte (raggiungere la massa critica) ed evitare così altre “velleitarie” invasioni territoriali (ovviamente sottintendendo la Russia).

Mattarella non è nuovo a dichiarazioni di questo genere contro la Russia, che già in passato ha protestato per questo genere di intromissioni verbali; purtroppo però, per quanto corretto possa sembrare il suo disgusto per una violenta invasione territoriale, il nostro amatissimo Presidente dovrebbe riflettere sul contesto iniziale che ha portato a questa guerra assurda. La Russia è stata provocata per oltre dieci anni (dal 2014) da un’Ucraina sobillata dagli USA, in particolare durante la “manovrata” presidenza di Biden, ma prima dell’invasione, certamente sbagliata e sconcertante, la Russia aveva solo chiesto all’Ucraina di non entrare nella NATO che già da tempo ASSEDIA il suo territorio praticamente da tutti i lati.

Oggi, dopo quasi 4 anni di bombe, spari, esplosioni, cannonate e soprattutto morte, l’Ucraina si dichiara disposta a non entrare nella NATO. Un’accettazione postuma che, oltre a dimostrare che la guerra è persa, conferma di fatto l’errore iniziale che ha scatenato il putiferio evidentemente PIÙ CHE EVITABILE. Dunque continuare a gettare “benzina sul fuoco” con dichiarazioni pervicacemente bellicose come quelle del buon Mattarella non sembra molto DIPLOMATICO nè in alcun modo costruttivo per la pace.

Di per sé potrebbe essere la solita dichiarazione di allineamento con quanto DECISO da “von der leyen & c.” per favorire le fabbriche di armi, ma in bocca al nostro Presidente assume connotati alquanto “pesanti”, sia per l’ennesimo schiaffo dato a un paese come la Russia che in passato abbiamo favorito in termini commerciali e diplomatici (quante volte i nostri politici hanno stretto accordi con quel paese che abbiamo sempre dichiarato AMICO – come d’altra parte i nostri politici hanno fatto con tutti gli altri paesi del mondo), sia perché appare alquanto scriteriato calare sempre la testa a tutte le “amenità” varate da una UE ormai completamente allo sbando da quando si sono istaurati al potere “von der leyen & c.“.

Ma non contento di quanto esternato in precedenza Mattarella conclude con una piroetta glottologica da far ribaltare la lingua, degna del Premio Nobel in LETTERATURA POLITICHESE:  “L’inquietudine del pessimismo che ne deriva non deve indurre a ritenere ineluttabile il processo che vede l’ordine geopolitico, che avevamo contribuito a costruire, mostrare crepe sempre più estese e profonde, con conflitti che credevamo consegnati per sempre alla storia riacutizzati, lambendo regioni a noi vicine. Così come l’affacciarsi di nuovi focolai di instabilità in aree dove la fragilità politica e sociale è divenuta ormai strutturale, con l’emergere di paradigmi che vedono prevalere interessi particolari che, sovente, sfidano la legalità internazionale“.

Sarebbe interessante e più che accettabile se l’anonima (come sempre) citazione di Mattarella si riferisse al genocidio di Gaza, ma tutti noi sappiamo benissimo che il soggetto, nascosto dietro le capriole verbali del nostro Presidente, è come al solito la Russia, anche perché le sue dichiarazioni sulla guerra in Medio Oriente sono sempre state molto poche e spesso a malapena accennate.

Fa poi sorridere amaramente la frase: “l’ordine geopolitico, che avevamo contribuito a costruire, mostra crepe sempre più estese e profonde”Ma come si può affermare tanto “pacificamente” che appaiono crepe sempre più estese e profonde in un ordine geopolitico, che NOI abbiamo contribuito a costruire, quando siamo NOI stessi ad aprire quelle crepe estese e profonde RIARMANDOCI FINO AI DENTI senza alcun reale motivo?

In conclusione osiamo dire: Quando la politica perde il contatto con la realtà rischia di generare farneticanti allucinazioni che possono da sole creare i presupposti delle guerre

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