Casus Belli

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Il “motivo del contendere“, il “pomo della discordia“, il “casus belli“… chiamatelo come volete ma per “giustificare” una guerra c’è sempre bisogno di una SCUSA PLAUSIBILE e quando non esiste occorre generarla artificialmente o, quantomeno, favorirne in modo occulto i presupposti. Ne abbiamo già parlato in un nostro precedente post (cliccare qui per leggerlo) ma riprendiamo l’argomento perché forse per qualcuno il concetto non è risultato molto chiaro.
 
Provate a immaginare che uno dei due contendenti accusi l’altro di aver attaccato per primo, mentre in realtà l’attentato è stato “pianificato” o “favorito” proprio da coloro che si presenteranno come vittime per motivare la loro rappresaglia bellica.
LA STORIA È RICCA DI EVENTI DI QUESTO TIPO.
 
-Il fallito tentativo di Aristagora di Miletto di riportare alcuni fuoriusciti greci sull’isola di Nasso, con l’aiuto persiano, motivo della Prima Guerra Persiana. 
-L’assedio e la caduta della città di Sagunto, alleata di Roma, da parte di Annibale, fu il casus belli della Seconda Guerra Punica. 
-l’assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo il 28 giugno 1914, che innescò una crisi – 1a guerramondiale.
-l’incidente di Gleiwitz che servì da pretesto per l’invasione della Polonia da parte di Hitler, motivo scatenante della – 2a guerra mondiale.
-l’attentato alle torri gemelle di New York – guerra in Afganistan.
-l’attentato del 7 ottobre 2023 di hamas in Israele con la conseguente distruzione di Gaza per la rappresaglia sionista.
-continue provocazioni mortali nel primo decennio di questo secolo in Donbass (regione abitata storicamente da popolazione russa) da parte dell’Ucraina che causarono la guerra iniziata nel 2022.
– ecc. ecc. ecc.
 
Ma pensate veramente che le cose siano sempre andate come ci hanno raccontato i libri di storia e nell’era contemporanea la stampa e i media, che sono notoriamente manipolati dal sistema di potere per presentare gli eventi come vogliono loro?
O ritenete di poter almeno supporre che dietro possano esserci cervellotiche strategie che riescono a stravolgere la verità?
 
Pensarlo non è complottismo, nel senso perfido che vogliono fare intendere i troll del web e i media ruffiani dei governi, si tratta piuttosto di chiavi di lettura degli eventi che tengono conto di “possibili complotti” innescati proprio per prendere in giro l’umanità. Quindi concetti, sempre comunque ipotetici, che solo chi possiede un buon quoziente intellettivo è in grado di mettere in gioco quando analizza gli eventi storici.

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