La maschera della democrazia

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Pino Cabras, politico e giornalista italiano, in un suo post ha denunciato l’uso spregiudicato del de-banking per colpire intellettuali, funzionari, giornalisti e comuni cittadini che si contrappongono con forza alle porcherie istituzionali.

Il caso del diplomatico belga Frédéric Baldan sembra essere uno dei tanti esempi di de-banking. Baldan ha denunciato ursula von der leyen per i contratti segreti stipulati con Pfizer in tempi di pandemia; ebbene, il diplomatico si è visto chiudere i conti correnti.

L’emittente “Visione TV” si è vista chiudere i rapporti di c/c da parte di Intesa Sanpaolo senza alcuna motivazione. Stessa cosa è accaduta a Nigel Farage per le sue opinioni politiche, ad Alina Lipp per le sue corrispondenze dal Donbass, e a Francesca Albanese per i motivi che tutti ormai sappiamo. Ma di esempi come questi ce ne sono tantissimi.

Mano a mano che il contante va sparendo dalla circolazione, bloccare o congelare i conti correnti (il de-banking appunto) diventa strumento di censura economica e di consequenziale ritorsione politica. Questa “tattica” non vi ricorda un po’ i famosi 19 “pacchetti di sanzioni” imposti alla Russia?

Certo che se il fenomeno evidenziato da Pino Cabras fosse vero, e ne siamo pienamente convinti, sarebbe l’esempio più eclatante della totale INESISTENZA DELLA DEMOCRAZIA E DEL DIRITTO DI LIBERO PENSIERO in gran parte del mondo occidentale.
È democrazia quella degli stati uniti d’america, il cui popolo deve subire le isterie e le stravaganze, se non addirittura l’incapacità (biden), di un’unica persona?
È democrazia quella che viene “esportata“, sempre dagli states, in tutto il resto del pianeta sotto forma di guerre, magari organizzate sottobanco per non fare apparire gli usa come reali responsabili?
È democrazia l’imposizione di regole assurde da parte di un “governo” centrale europeo che in realtà cura solo gli affari degli stati uniti e delle principali lobby mondiali (farmaceutiche, petrolifere, green, automobilistiche e soprattutto quelle dei fabbricanti di armi)? Ed è democrazia rubare ai Popoli Europei (austerity, sanzioni, mancanza di valuta nazionale ecc.) per “donare” ai ricchi sponsor che hanno piazzato le loro sporche pedine nei posti di comando di questa orrenda macchina mangia soldi chiamata ue?
Non ci sembra neanche “democrazia” colpire chi si oppone a questo orripilante “grande fratello del terzo millennio” privandolo delle più elementari libertà di vita.
Le maschere e i falsi sorrisi servono a poco quando la perfidia trapela in modo evidente dai comportamenti sociali, ancor peggio se istituzionali.

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