La storia giudicherà domani i personaggi di oggi

Commenti disabilitati su La storia giudicherà domani i personaggi di oggi 4

 

La storia insegna che i peggiori individui generati dall’umanità, che poi sarà costretta a subirli durante l’intero arco della loro vita, saranno giudicati dalle generazioni future, quelle che alla fin fine risulteranno maggiormente danneggiate dalle loro azioni.

Alcuni di questi personaggi hanno tramato in tutti i modi possibili per il bene proprio, per l’ottenimento di ruoli di potere, per imporre le loro miserrime figure sulle masse popolari, per cullare “ideologie” fini a se stesse e indirizzate al controllo e al mantenimento degli indegni benefici già acquisiti da piccole “élite” di potere politico, economico e sociale cui loro stessi appartengono (la parola élite ovviamente dev’essere considerata in senso dispregiativo).

Questi orrendi esseri, siano essi ancora viventi o no, hanno seminato abbastanza danni nel recente passato, ma anche nel presente, da restare definitivamente impantanati nel putrescente fango delle loro stesse performance, e verranno quindi giudicati nei futuri libri di storia, e negli archivi informatici, per tutto quello che hanno compiuto e che hanno detto, e non si tratterà certamente di elogi, lodi e apologie per le loro sporche persone.

Purtroppo però i “giornalastri” dell’era contemporanea, la peggiore razza che la storia ricordi, nella loro stupidissima convinzione di fare “audience“,  continuano a intervistare e dare risalto sui media a questi individui, nonostante non rivestano più alcuna carica istituzionale e che l’avanzata vecchiaia non ha di certo giocato a favore del loro raziocinio e delle loro balorde e scriteriate asserzioni. Andrebbero fatti sparire nell’oscuro oblio mediatico, nelle più recondite voragini della memoria popolare; invece eccoli ancora lì a “sentenziare“, a sparare inqualificabili idiozie in favore delle lobby dei loro amici intrallazzatori, a tentare ancora una volta di prendere in giro il Popolo che però ormai li odia profondamente.

Così questi miserabili e arroganti “tizi” (l’elenco sarebbe molto lungo, specialmente per il secolo in corso), se ancora in vita, continuano a pontificare, a declamare all’opinione pubblica le proprie squallide idee e a camminare come il celebre “Pippo” che non sa che “quando passa ride tutta la città“. Contenti loro!

Similar articles