Un “tizio” alla veneranda età di 93 anni continua a esibirsi come culturista mostrando con “orgoglio” il suo corpo che ormai non può certo provocare particolare “gradimento” (eufemismo).
Un “caio” invece ha nuotato per 157 giorni, senza mai toccare terra, girando attorno alla Gran Bretagna per oltre 2.880 Km, rischiando la vita per centinaia di volte, subendo 37 micidiali punture di meduse molto velenose, nutrendosi solo di banane e patendo un pesante imputridimento della lingua. Diversi gruppetti di giovanissimi (e stupidissimi) “semproni” continuano a esibirsi in demenziali “challenge” (le chiamano così col solito inglese che si ritiene possa concedere un particolare valore alle cazzate), aggrappati ai tetti di auto sportive lanciate a grande velocità per registrare insulsi video postati poi sui social per raccogliere i like di altri ebeti del web (webeti), nonostante qualcuno ci abbia già rimesso la pelle.
Ma purtroppo di queste “imprese del kaiser“, di queste inutili e patetiche “sfide” contro l’assurdo, magari solo per esaltazione personale o per raccogliere futili consensi in rete, ce ne sono ormai a migliaia, forse anche a milioni.
A personaggi come questi verrebbe da chiedere: ma secondo voi qual’è il senso della vita?
A cosa può servire, se non al proprio stupido e perverso ego, continuare fino alle soglie della morte a esibire solo il proprio fisico reso ormai pressoché inguardabile? Che scopo può avere rischiare la vita per inverosimili performance che eccitano solo i malati di mente, i psicopatici e i pervertiti “guardoni” di internet?
È quasi certo che tizio, caio e i semproni durante l’intero arco della loro esistenza hanno fatto solo questo, ecco perché, nel ridicolo convincimento di essere “superiori” a tutto il resto del mondo, non riescono a dare alcun contributo sociale all’umanità che non sia l’insulso spettacolo, totalmente fine a se stesso, del rischio finalizzato al niente.
La megalomania non ha età, raziocinio e capacità di vaglio in campo esistenziale.
Ma la storia dell’umanità non ricorderà certo esseri inutili di questo tipo, soprattutto in presenza di uomini e donne che hanno dato tanto, e magari perfino la loro stessa vita (pensiamo a scienziati, medici, infermieri, artisti, operatori sociali ecc. ecc.), per aiutare il prossimo a migliorare la qualità dell’esistenza su questo disgraziato pianeta, così pieno di bestialità e incoerenza ma anche di tantissimo amore e di puro altruismo.
Lasciamo gli esibizionisti, e oggi ce ne sono sono TROPPI, nel loro grottesco mondo parallelo, che si godano pure il loro mero convincimento di essere “ammirati” anziché amati.
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