Le donne statunitensi ora temono perfino di ritrovarsi controllate dalle istituzioni sanitarie del loro paese con l’utilizzo dei dati di geolocalizzazione raccolti a tappeto dai giganti del web, primo fra tutti ovviamente Google.
Ma Google ha annunciato che i dati sulla posizione delle utenti saranno automaticamente cancellati quando queste si recheranno nelle cliniche specializzate in aborti, nei rifugi contro la violenza domestica, nelle cliniche specializzate in dimagrimento o disintossicazione, o in altri luoghi ritenuti sensibili.
E’ certamente lodevole l’intento di limitare in qualche modo la quantità di informazioni raccolte (comunque anche questa è una pratica che viola oscenamente la privacy della gente) per evitare di favorire le CAROGNESCHE indagini dei singoli stati americani che prevedono sanzioni per l’interruzione di gravidanza in seguito alla decisione della corte suprema usa di cancellare la sentenza Roe v. Wade, che da circa 50 anni garantiva il diritto federale all’aborto, ma il solo dubbio che gli americani si sono posti al riguardo fa sorgere spontaneamente la domanda:
MA CHE MINCHIA DI DEMOCRAZIA E’ QUESTA CHE PERSEGUITA IN TAL MODO LE DONNE PRIVANDOLE DI UN SACROSANTO DIRITTO E SANZIONANDOLE NEI CASI DI TRASGRESSIONE?
E per giunta questa è la stessa “democrazia” che viene esportata (con la forza) in tutto il resto del mondo.
Ammazza della civiltà!
