Allocuzioni papali, picconate e mattarellate

Commenti disabilitati su Allocuzioni papali, picconate e mattarellate 3
 
 
Il Papa scomunica in un suo discorso solenne il PIANO DI RIARMO dei governi europei CHE SI DICONO CATTOLICI e li definisce “blasfemi“.
 
Lasciamo perdere “von der yenen & c.” perché ormai abbiamo capito cosa sta dietro alla campagna bellicistica di certa gente, ma che “la donna cristiana” che presiede il nostro governo e colui che addirittura presiede l’intera Repubblica continuino a sostenere che “si debba fare la guerra per raggiungere la pace” e che sia “una colpa non prepararsi alla guerra“, andando praticamente contro quanto dichiarato apertamente da Leone XIV, È GRAVISSIMO soprattutto dal punto di vista morale e religioso, ma anche da quello della coerenza istituzionale che ha sempre visto i due capi della Chiesa e dello Stato allineati sul concetto di Pace e di Cristianità del Popolo Italiano.
 
Vorrei ricordare a Sergio Mattarella che il 14 ottobre di quest’anno lui stesso, incontrando Leone XIV proprio al Quirinale, HA SOTTOLINEATO IL SOSTEGNO DELL’ITALIA ALL’AZIONE DEL PAPA, e che il Presidente della Repubblica rappresenta tutti gli Italiani. Con queste allucinanti ultime sue dichiarazioni sul riarmo, che vanno in antitesi a quanto espresso dal Papa, Mattarella compie un atto di irriverenza religiosa per un discepolo della Chiesa Cristiana e si schiera dalla parte opposta rispetto alla volontà popolare degli Italiani che di riarmo e di guerre NON NE VOGLIONO SENTIRE PARLARE, come peraltro è chiaramente scritto nella COSTITUZIONE.

Ricordate le “picconate” di Cossiga? Al riguardo si legge su Google: “Le “picconate” di Francesco Cossiga si riferiscono alle sue esternazioni spesso polemiche, caustiche e controverse durante la sua presidenza, con cui intendeva demolire il sistema politico italiano (DC e PCI) per spingerlo al rinnovamento, usando uno stile comunicativo aggressivo e definito “picconatore” dalla stampa, in contrasto con il suo passato più silenzioso e istituzionale“. Le picconate vennero fuori nella fase finale dell’incarico di Cossiga a Presidente della Repubblica Italiana e sembrarono a tutti (opinione pubblica e stampa) una sorta di “distacco”, per una personale presa di coscienza del Presidente, dai guasti del sistema politico nazionale; la liberazione dei pensieri dell’uomo dai vincoli istituzionali che stavano per finire. Con Mattarella invece sta avvenendo il contrario; le sue “mattarellate” a metà del suo SECONDO INCARICO sembrano vincolarlo irreversibilmente agli “scriteriati” dettami europei e alla conduzione del governo perfettamente supina rispetto alle trame della politica dell’ue. Insomma: le picconate di una volta servirono a colpire il “sistema”, le mattarellate di oggi tendono a favorirne le scelte politiche.